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In Spagna Lorenzo Cordua battuto nei quarti da Jacobs

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Lorenzo Cordua Open di Slovacchia 2018Lorenzo Cordua (nella foto) ha terminato ai piedi del podio la sua partecipazione alla gara di singolare dell'Open di Spagna. Il portacolori del Frandent Group Cus Torino è stato sconfitto per 3-0 (6-11, 5-11, 6-11) nei quarti di finale dall'indonesiano David Jacobs, numero 2 del ranking mondiale, bronzo individuale alle Paralimpiadi di Londra 2012 e campione asiatico nel 2014, 2015 e 2018, nonché terzo in team ai Mondiali del 2014,.

Nel pomeriggio inizierà il programma a squadre e in classe 3 Francesco Baggio e il belga Benjamin Marotte affronteranno alle 15,30 gli austriaci Egon Kramminger e Manfred Dollmann, alle 9,30 di domani i colombiani Edwin Mauricio Sanchez Casteneda e Ramon Salvador Briceno Gonzalez e alle 13,15 i francesi Francois Geuljans e Florian Paire.

In classe 8 Samuel De Chiara e l'ecuadoriano David Bernardo Vasquez Corral incontreranno alle 15,30 i romeni Alyn Lulian Nicolae e Robert Marian Boroleanu, alle 9,30 di domani i russi Artem Iakovlev e Aleksei Saunin e alle 13,15 lo spagnolo Ricard Sabio Ruiz e il tedesco Karl Witzgall.

In classe 10 Cordua e il danese Martin Lund Nielsen sfideranno domani alle 10,45 i francesi Mateo Boheas e Benoit Grasset e alle 14,30 gli algerini Lakhdar Yessaad Cherif e Madani Zerigui.


Cordua nel tabellone a squadre con il danese Nielsen

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Samuel De Chiara Francesco Baggio e Lorenzo Cordua Open di Spagna 2018All'Open di Spagna, il terzetto di azzurri impegnato ha terminato la fase di qualificazione a squadre. Lorenzo Cordua, dopo l'accesso al tabellone del singolare, ha superato nuovamente il girone. In classe 10 con il danese Martin Lund Nielsen ha ceduto per 2-1 ai francesi Mateo Boheas e Benoit Grasset (1-3 in doppio, 3-1 di Cordua su Grasset e 0-3 di Nielsen con Boheas) e ha superato per 2-0 algerini Lakhdar Yessaad Cherif e Madani Zerigui (3-0 in doppio e 3-0 di Cordua su Zerigui). Nei quarti in serata la coppia italo-danese affronterà i giapponesi Nariaki Kakita e Naoya Nagashita.

In classe 8 Samuel De Chiara e l'ecuadoriano David Bernardo Vasquez Corral, dopo il successo di ieri per 2-0 sui romeni Alyn Lulian Nicolae e Robert Marian Boroleanu, hanno perso per 2-0 con russi Artem Iakovlev e Aleksei Saunin (2-3 in doppio e 1-3 di De Chiara contro Iakovlev) e per 2-0 con lo spagnolo Ricard Sabio Ruiz e il tedesco Karl Witzgall (2-3 in doppio e 1-3 di Vasquez Corral contro Sabio Ruiz), classificandosi terzi.

Eliminati anche, in classe 3, Francesco Baggio e il belga Benjamin Marotte, che, dopo lo 0-2 di ieri per mano degli austriaci Egon Kramminger e Manfred Dollmann, oggi si sono imposti per 2-1 sui colombiani Edwin Mauricio Sanchez Casteneda e Ramon Salvador Briceno Gonzalez (1-3 in doppio, 3-0 di Marotte su Briceno Gonzalez e 3-1 di Baggio su Sanchez Castaneda) e sono stati battuti per 2-0 dai francesi Francois Geuljans e Florian Paire (1-3 in doppio e 1-3 di Marotte contro Geuljans). Terza piazza anche per loro.

Lorenzo Cordua conquista il bronzo ad Almeria

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Lorenzo Cordua podio Open di Spagna paralimpico 2018Lorenzo Cordua ha conquistato la medaglia di bronzo a squadre all'Open di Spagna. Questa mattina in classe 10 ha disputato la semifinale con il danese Martin Lund Nielsen contro gli spagnoli Jose Manuel Ruiz Reyes, Jorge Cardona e Marlon Lopez, perdendola per 2-0.

Nel doppio iniziale Ruis Reyes e Cardona si sono imposti per 3-0 (11-6, 11-8, 11-7) e nel primo singolare Ruiz Reyes ha battuto per 3-1 (11-6, 11-8, 4-11, 11-2) Cordua.

La finale è stata vinta dagli indonesiani David Jacobs e Komet Akbar, che hanno superato per 2-0 appunto gli iberici, con il 3-2 (8-11, 12-10, 9-11, 11-9, 11-4) in doppio e il 3-1 (13-11, 11-6, 9-11, 11-6) di Jacobs su Cardona.

Sul terzo gradino del podio anche i francesi Mateo Boheas e Benoit Grasset, superati in semifinale per 2-0 dall'Indonesia, con il 3-1 (5-11, 11-2, 11-3, 11-6) del doppio e il 3-0 (11-3, 11-6, 12-10) di Akbar su Grasset.

Una bella storia d'integrazione sociale, grazie al tennistavolo

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F.A. al tavoloIn un periodo in cui i flussi di migranti nel nostro Paese sono quotidianamente oggetto di aspri dibattiti politici, ci sono storie che dimostrano come un'integrazione sia possibile e come spesso sia lo sport a giocare un ruolo determinante. Protagonista della nostra è il 21enne F.A., sulla sedie a rotelle dall'età di 14 anni, che è approdato in Italia a fine 2017 e ora è tesserato per la Top Spin Messina. Il giovane da dicembre vive all'interno del Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) Collereale, di via Sardegna a Messina, gestito da Croce Rossa Italiana - Comitato Regionale della Sicilia. Il suo arrivo nella città siciliana è stato contraddistinto da una complessa fase di adattamento al nuovo contesto, che ha comportato un articolato lavoro di accoglienza e integrazione, proprio per le sue condizioni fisiche e psicologiche e per i bisogni espressi. 

Il Centro, a dicembre scorso, ospitava quasi 100 migranti, ognuno con una storia drammatica e caratterizzata da vissuti traumatici legati a deprivazioni, povertà, violenze fisiche e psicologiche. Quella di F.A , tra tutte, è una delle storie personali che ha colpito maggiormente lo staff professionale del CAS di Croce Rossa Italiana. Sin da subito è stato attivato un supporto psicologico costante e continuativo, unitamente all'avvio dell'iter sanitario per la valutazione della condizione fisica del ragazzo, che ha riferito allo staff di aver vissuto quella che lui definisce una vita "normale" fino ai 13 anni, con una famiglia normocostituita e con una condizione di benessere economico-sociale. All'età di 14 anni (nel 2011), ha raccontato di essere stato colpito accidentalmente, in un conflitto armato, da un proiettile che lo ha raggiunto alla schiena.

Il suo più grande desiderio è sempre stato quello di potersi curare e di contare su quell'assistenza sanitaria che nel suo Paese di origine non poteva avere. Per realizzare questo sogno ha affrontato il viaggio migratorio su un gommone, in precarie condizioni, che lo hanno portato a un grave rischio per la sua incolumità. I primi mesi a Messina sono stati segnati da fasi alterne, in cui intervallava momenti di speranza per il suo futuro a stati di angoscia, preoccupazione e sfiducia per qualsiasi tipo di progettualità a breve e a lungo termine.

In uno dei numerosi colloqui svolti con la psicologa Santa Sicali, che lo ha seguito sin dal suo ingresso, ha espresso il desiderio di praticare il tennistavolo.

F.A. con il tecnico Wang Hong LiangNel mese di aprile F.A. ha conosciuto Alessandro Arcigli, direttore tecnico paralimpico della Federazione Italiana Tennistavolo, e Giorgio Quartuccio, presidente della società pongistica Top Spin Messina, che sorge a poche centinaia di metri dal CAS dove vive. Da maggio F.A. effettua due allenamenti settimanali individuali con l'allenatore della serie A1  Wang Hong Liang e sta attivamente svolgendo un percorso sportivo in cui, a detta dei tecnici, mostra attitudine, inclinazione e abilità. Tanto è vero che ha anche partecipato ad alcuni tornei organizzati a livello locale, traendone soddisfazione.

Su input di Arcigli, l'ex atleta della Nazionale Marco Pizzurro gli ha regalato una sua carrozzina per giocare. Lo staff degli operatori e delle figure professionali del CAS lo accompagna agli allenamenti, seguendo anche i rapporti con l'associazione sportiva, ma sta gradualmente promuovendo l'autonomia di F.A. anche nella gestione della propria attività di tennistavolo, per incentivare sempre di più la sua autoefficacia personale e relazionale.

In un momento critico del suo percorso di accoglienza e integrazione in cui, l'iter per il riconoscimento dello status di rifugiato appariva a F.A. lungo e complesso, la pratica sportiva ha rappresentato uno spiraglio per rendere questa attesa più sopportabile. Oggi il ragazzo ha un regolare permesso di soggiorno e potrà iniziare a progettare il suo futuro qui in Italia, verso una piena concretizzazione dei propri diritti alla salute e a una vita dignitosa, fatta anche di momenti ricreativi come quelli sportivi.

«A settembre - spiega la dottoressa Sicali - ha anche iniziato a frequentare il Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti, per il conseguimento del diploma di terza media, naturalmente in italiano. Sta dunque anche imparando la nostra lingua. Tornando allo sport, sta aiutando F. A., trasformando il suo limite in risorsa, ad avere rapporti migliori con gli altri. Il tennistavolo gli sta anche offendo l'opportunità di incanalare quella fisiologica rabbia e aggressività in un ambiente sano, con regole condivise. Prima che cominciasse questa attività non lo avevo mai visto sorridere. Quando gioca è un'altra persona e ultimamente anche al Centro sta diventando più sereno. A livello psicologico il suo cambiamento è stato una sorta di miracolo. L'immagine di un cinese che insegna in Italia a un arabo a giocare a tennistavolo è un bell'esempio di multiculturalità. Lo sport parla qualsiasi lingua ed è un potentissimo strumento di unione».

Domani all'IIS Verona Trento la conferenza stampa di "TennistavolOltre"

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Simonetta Di Prima e Alessandro ArcigliDomani, alle 10,45, si svolgerà, nella palestra dell’Istituto d’Istruzione Superiore "Verona Trento" di Messina, la conferenza stampa di presentazione  dell’inizio del progetto nazionale “TennistavolOltre”, che la Federazione Italiana Tennistavolo ha avviato per l'anno scolastico 2018-2019.

L’Istituto è stato scelto, fra tutte le scuole d’Italia, come apripista di una programmazione che prevede un’azione di formazione e informazione sul tennistavolo nelle scuole e, in particolare, nelle classi dove siano inseriti alunni con disabilità fisica o mentale.

Il fine è di favorire il passaggio dall’attività motoria allo sport da parte degli alunni con disabilità e di promuovere il tennistavolo come strumento di recupero sociale. Il progetto “TennistavolOltre” è realizzato con il contributo della Fondazione Vodafone Italia, che, attraverso il bando OSO - Ogni Sport Oltre, sostiene l’iniziativa, del M.I.U.R.  e del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza di Consiglio dei Ministri.
Quello di venerdì sarà un opening day, una prima giornata di confronto con tutti i protagonisti di questo cammino che, partendo da Messina, proseguirà in altre 60 province italiane.

All’incontro saranno presenti Giuseppe Marino (segretario generale della FITeT), Simonetta Di Prima (dirigente scolastico dell’IIS Verona Trento), Alessandro Arcigli (direttore tecnico paralimpico della FITeT), Enzo Falzone (vicecommissario FITeT Sicilia e delegato Coni Catania), Paolo Puglisi (presidente regionale Comitato Italiano Paralimpico), Giuseppe Laganga (commissario Azienda Policlinico di Messina), Fabio Trimarchi (coordinatore corso di laurea in Scienze Motorie di Unime) e la campionessa Giada Rossi (bronzo paralimpico e mondiale e testimonial del progetto).

Durante la giornata sono previsti alcuni momenti speciali, con la partecipazione della squadra di serie A1 della Top Spin che, lo stesso giorno sfiderà i campioni d’Italia in carica dell’Apuania Carrara. Ci sarà anche uno spazio dedicato al Panathlon che, con il suo governatore regionale Eugenio Guglielmino e il presidente provinciale Ludovico Magaudda,  consegnerà alla dirigente scolastica Simonetta Di Prima, la "Carta dei doveri del genitore nello sport e quella dei diritti del ragazzo nello sport".

Nella foto Simonetta Di Prima e Alessandro Arcigli

Presentato il progetto "TennistavolOltre" all'IIS "Verona Trento" di Messina

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IMG 20181123 201335All’Istituto d’Istruzione Superiore “Verona Trento”, alla presenza della campionessa Giada Rossi, bronzo ai Giochi Paralimpici e ai Mondiali, è stato presentato il progetto TennistavolOltre, avviato dalla Federazione Italiana Tennistavolo, per l’anno scolastico 2018-2019, del quale la scuola rappresenta l’apripista tra tutte le altre in Italia.

L’incontro ha avuto inizio con diverse testimonianze di attività e giochi paralimpici, le cui conquiste, dovute anche a una sinergia tra future generazioni e istituzioni di ogni tipo, sono veramente significative a livello personale e interrelazionale, prima ancora che sportivo. Un esempio è il Baskin, disciplina in cui gareggia la società Castanea Basket di Messina, nella quale atleti normodotati e portatori di disabilità scendono insieme in campo. Oppure il progetto “Il Giro dei due Mari con Marzia”, ispirato e organizzato da Marzia, una giovane ragazza messinese, e dalla sua famiglia. A Marzia, non potendosi muovere liberamente, è stata costruita una bici speciale, con la quale percorre tutta la Sicilia. Alla pedalata partecipano 40 ciclisti, più 20 membri dello staff e qualsiasi amatore desideri essere parte di questo lungo tragitto che, nella sua ultima edizione, in tre giorni ha raggiunto i 300 km, toccando ben 40 comuni della provincia di Messina.  Lo scopo è abbattere ogni barriera mentale, facendo cadere concretamente le barriere fisiche delle città raggiunte, anche eliminando un semplice scalino.

IMG 20181123 WA0039Parole importanti che hanno, sin dall’inizio, riempito di emozioni la sala gremita di giovani.
Poi è toccato Giada, testimonial del progetto. A soli sei anni è già un’eccellenza della pallavolo, partecipando a campionati di alto livello. A quattordici anni un incidente con un tuffo in piscina la rende tetraplegica e le fa abbandonare lo sport per quattro anni, finché scopre il tennistavolo, diventando nel giro di due anni la campionessa che tutti conosciamo. Come afferma Enzo Falzone, vicecommissario FITeT Sicilia e delegato Coni Catania, “il mondo della pallavolo perde una grande atleta ma il mondo del tennistavolo ne acquista un’enorme”.  Giada racconta come la cosa più bella sia stata scoprire che questo era davvero il suo posto, per l’atmosfera, il senso di gruppo che si crea, il viaggio da intraprendere insieme. Ed è questo ciò che, prima di tutto, si propone di raggiungere il progetto TennistavolOltre, probabilmente il più grande progetto di integrazione di giovani disabili del nostro Paese.
Tutto nasce grazie a una piccola, ma ambiziosa, idea, che la Federazione Italiana Tennistavolo ha potuto realizzare grazie al contributo della Fondazione Vodafone Italia, attraverso il bando OSO - Ogni Sport Oltre, e del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza di Consiglio dei Ministri. Questo programma innovativo prevede un’azione di formazione e informazione sul tennistavolo nelle scuole e, in particolare, nelle classi dove sono inseriti alunni con disabilità fisica o mentale, in modo tale da avvicinarli all’attività sportiva, rendendo, al tempo stesso, il tennistavolo uno strumento di crescita e integrazione.
60 province e 100 scuole saranno selezionate per questo stesso percorso che l’Istituto Verona Trento ha l’orgoglio di iniziare oggi, da apripista assoluto, dimostrando, come afferma l’assessore alla Cultura Roberto Vincenzo Trimarchi, “l’eccellenza, troppo spesso misconosciuta, di Messina, capace di fare questo e andare anche oltre”.
IMG 20181123 WA0026È una fase di sperimentazione, il cui obiettivo è far percepire che, attraverso lo sport, viene raggiunto un benessere sociale, fisico, mentale, fondamentale per la vita. I vari plessi scolastici stanno iniziando ad essere scelti, coinvolgendo oltre 1000 alunni con disabilità, 10000 con i compagni di classe e 20000 con tutte le persone delle comunità scolastiche, non solo con attività pratiche ma di sviluppo e formazione per i ragazzi. Come ritiene, infatti, il segretario generale della FITeT, Giuseppe Marino, "i protagonisti sono i ragazzi, e solo grazie a loro sono realizzabili i risultati auspicati.
La prima presentazione è avvenuta a Roma, nella quale le finalità e le modalità del progetto sono state apprezzate fortemente, a tal punto che il Miur ha creato una commissione specifica finalizzata a monitorare l’andamento del progetto". Alla presenza, infatti, del Ministero, si terrà la festa d’inaugurazione, presso la sede paralimpica creata a Verona.

A rendere ancora più coinvolgente e d’impatto l’incontro è stata l’esibizione, dinanzi all’esultanza dei presenti, della squadra di serie A1 di tennistavolo della Top Spin che, presente a Messina per sfidare i campioni d’Italia in carica dell’Apuania Carrara poche ore dopo a Villa Dante, si è messa a disposizione del progetto, trasmettendo il valore dello sport come esperienza di vita a 360 gradi. Alla sfida si è aggiunta anche Giada, in seguito al tifo della platea, giocando per la prima volta dopo un intervento al gomito del braccio destro, regalando a tutti un momento sportivo irripetibile ed indimenticabile.
IMG 20181123 WA0033Le parole di Giada, al termine della mattinata, lasciano un messaggio importante: “Io piango, mi arrabbio, mi diverto come chiunque altro e come chiunque altro merito di essere trattata. Ricerco la libertà di poter fare le cose come gli altri, non si tratta di essere migliori o peggiori, bastano pochissimi accorgimenti, un po’ di civiltà sia da chi vede la disabilità sia da chi la vive”. Giada ha preso la patente ed è totalmente indipendente, grazie ad un sistema per salire e scendere la carrozzina in autonomia. Ci vuole tanto impegno ma le soddisfazioni arrivano dove c’è la voglia di fare.
Messaggi forti, di speranza e determinazione per insegnare che, nella vita, si può andare sempre oltre. Una giornata piena di momenti intensi ed emozionanti, per l’importanza degli argomenti trattati, la forza delle testimonianze e la grande partecipazione dei ragazzi, tutta all’insegna dello sport, del divertimento e del sorriso. Simonetta Di Prima, dirigente scolastico dell’IIS Verona Trento,  alla quale è stata consegnata, dal governatore regionale del Panathlon Eugenio Guglielmino e dal presidente provinciale Ludovico Magaudda, la “Carta dei doveri del genitore nello sport e quella dei diritti del ragazzo”,  ha concluso l’evento ricordando che tutto è possibile e ringraziando chi, in particolare, ha reso possibile questo importante open day: la collega Giusy Scolaro (Dirigente dell’Istituto comprensivo Enzo Drago), Giuseppe Marino (Segretario Generale della Fitet Nazionale), Alessandro Arcigli (Delegato Coni Messina), Enzo Falzone (Vice Commissario Fitet Sicilia e Delegato Coni Catania), Paolo Puglisi (Presidente regionale Comitato italiano paralimpico), Giuseppe Laganga (Commissario Azienda Policlinico di Messina), Fabio Trimarchi (Coordinatore corso di laurea Scienze Motorie di Unime) e, ovviamente, Giada Rossi.

EOM Italia srl è il nuovo sponsor del Centro Federale Paralimpico di Verona

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Nazionale paralimpica ed EOM ItaliaLa Federazione Italiana Tennistavolo è lieta di annunciare il nuovo accordo stipulato con EOM Italia srl, come sponsor del Centro Federale Paralimpico di Verona, che sorge all’interno del PalaMasprone. L'intesa ha durata biennale, dal 1° ottobre 2018 al 30 settembre 2020.

La EOM Italia è una scuola di formazione osteopatica che segue l’impronta della sede centrale in Spagna. Il suo impegno è quello di collaborare con le istituzioni e confrontarsi con il mondo accademico universitario, al fine del riconoscimento del percorso formativo dei professionisti sanitari e dello sviluppo della ricerca scientifica. Oltre alla sede di Mozzecane, negli spazi di Villa Vecelli Cavriani, EOM Italia ha sedi operative secondarie a Roma, Torino, Vado Ligure e Udine, per un totale di oltre 600 studenti.

Ha promosso e gestisce con l’Università di Verona, scuola di medicina e chirurgia, il Master di primo livello in osteopatia nelle disfunzioni neuro-muscolo-scheletriche, riservato a laureati in fisioterapia e medicina chirurgia. A seguito della partecipazione alle lezioni, del superamento delle prove finali e delle necessarie ore di attività pratica, l’Università rilascia agli allievi 142 crediti Cfu.

«Attraverso la collaborazione con EOM Italia - afferma il presidente federale Renato Di Napoli – diamo valore alla terapia manuale e osteopatia nel trattamento dei muscoli e delle articolazioni dei nostri atleti paralimpici. Che le sollecitazioni, derivanti da una quantità e qualità di lavoro fisico non indifferente, possano a lungo andare creare disturbi muscolari e/o articolari è normale. Si è reso indispensabile, quindi, instaurare una collaborazione con EOM Italia, eccellenza mondiale nel settore».

Per il direttore tecnico paralimpico della FITeT, Alessandro Arcigli, «le attività̀ motorie sono la conseguenza di un continuum di funzioni che vanno dalla trasmissione di impulsi nervosi alla contrazione muscolare, che agisce su strutture mobili rappresentate da segmenti corporei. Questo equilibrio può̀ essere alterato anche a causa del normale lavoro di allenamento e/o di eventuali traumi o infortuni. Il trattamento dei traumi, delle anomalie posturali costituzionali o acquisite, dei sovraccarichi funzionali, delle alterazioni dello stato emozionale e delle disfunzioni dei distretti corporei, associati alle varie patologie, necessitano di un intervento tramite l’uso di tecniche fisioterapiche e/o osteopatiche specifiche, che solo professionisti qualificati possono garantire».

Socio fondatore e direttore di EOM Italia è Andrea Turrina. «Operando nel campo della fisioterapia, con formazione specifica in osteopatia, - sottolinea - è naturale che, da parte nostra, ci sia una particolare sensibilità per il mondo dello sport, che ci ha già portato ad aprirci ad ambiti anche agonistici. Cito ad esempio il Campionato Italiano di velocità di motociclismo, nel corso del quale i nostri studenti laureati in fisioterapia, con percorso formativo in osteopatia in EOM, hanno eseguito valutazioni e trattamenti manipolativi su piloti e meccanici. Quando Alessandro Arcigli ci ha chiesto di collaborare alla preparazione degli atleti paralimpici, abbiamo risposto quindi con entusiasmo, perché si tratta di una sfida che può portare a grandi soddisfazioni. Conosciamo bene i pongisti della Nazionale paralimpica, riteniamo che siano a un livello tecnico e umano molto alto e siamo convinti che, curando l’aspetto riabilitativo e osteopatico con continuità, si possa puntare a obiettivi ambiziosi. Ovviamente i trattamenti devono essere sempre effettuati da professionisti qualificati, laureati e formati, un tasto su cui la nostra scuola batte in continuazione, per fare chiarezza in un settore dove regna ancora molta confusione».

Nella foto, in piedi da sinistra il direttore tecnico paralimpico Alessandro Arcigli, il tecnico federale Donato Gallo e, per EOM Italia, la fisioterapista Elisa Gobbetti e il direttore Andrea Turrina; in carrozzina gli azzurri Federico Crosara, Carlotta Ragazzini, Andrea Borgato e Michela Brunelli

Concluse a Santa Venerina le gare giovanili ed esordienti

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Podio giovanile maschile classe 11La prima giornata del torneo nazionale paralimpico di Linera Santa Venerina (Catania) è stata dedicata alla classe 11 femminile, alle gare giovanili ed esordienti e ai doppi Open in carrozzina e in piedi. In classe 11 femminile Gessica Spampinato (Tennistavolo Albatros Zafferana Etnea) ha preceduto Vincenza Di Girolamo (Centro Pol. Uisp Germaine Lecocq) e Deborah Toritto (TT Albatros).

Sul fronte giovanile in classe 1-5 Giuseppe Marchese (TT Himera G. Randazzo) ha superato per 3-0 (11-2, 11-5, 11-5) Fares Abdoul Haziz (Top Spin Messina). In classe 11 (nella foto il podio) Renato Manuel Lacerati (Asd Radiosa Palermo) ha regolato per 3-0 (11-1, 11-3, 11-0) Agatino Guerra (Tennistavolo Virtus Enna). In classe 11 femminile Chiara Catalano (Sport Club Etna) si è classifica prima, davanti alle compagne di società  Lucrezia Gelsomino e Katia Magistro.

Fra gli esordienti, in classe 1-5 ha vinto Davide Drago  in finale per 3-0 (11-4, 11-4, 11-4) su Rebaz Ahmed. In semifinale Drago ha battuto per 3-0 (12-10, 11-4, 11-1) Salvatore Finocchiaro e Ahmed per 3-0 (13-11, 11-6, 11-3) Alessandro Barchitta. In classe 6-10 Joseph Calì (Tennistavolo Marco Polo) ha prevalso per 3-0 (11-2, 11-1, 11-3) su Agostino Fabrizio Valastro (Sport Club Etna). In semifinale Calì ha avuto la meglio per 3-0 (11-2, 11-3, 11-1) su Rosario Franco (Sport Club Etna) e Valastro per 3-1 (11-7, 4-11, 11-5, 12-10) su Giuseppe Pennisi (Sport Club Etna). In classe 11 Guerra ha disposto per 3-0 (11-9, 11-9, 11-8) di Mario Nuccio Pizzardi (Asd Orizzonte). Più impegnativo il compito del vincitore in semifinale, con il 3-2 (11-7, 6-11, 3-11, 11-7, 11-6) su Salvatore Morello (TT Vittoria), mentre Pizzardi non ha lasciato set (11-5, 11-8, 11-3) a Salvatore Catalano (Radiosa). In classe 11 femminile Gelsomino ha messo in fila Catalano e Magistro.

Vincitori doppio Open classi 1 5Nel doppio Open maschile classi 1-5 Marchese e Francesco Baggio (Tennistavolo Torino), nella foto, hanno primeggiato davanti a Giuseppe Armeli Moccia (Radiosa) e Drago e a Maurizio Caserta e Carmelo Sofia (Sport Club Etna). Nelle classi 6-10 maschili Carmelo Renzo Puglisi e Adriano Nicotra (Sport Club Etna) hanno chiuso al comando e alle loro spalle si sono piazzati Valastro e Paolo Puglisi (Sport Club Etna), Santo Motta (TT Australia Acireale) e Antonio Cracolici (Radiosa), Francesco Campisi (Il Circolo Etneo) e Pennisi e Massimiliano Giannola e Guglielmo Genovese (Radiosa). Nel doppio classe 11 Lorenzo Rione Fili e Francesco Luca Martines (Radiosa) hanno piegato in semifinale per 3-2 (3-11, 11-9, 6-11, 13-11, 11-8) Giacomo Abbate e Roberto Busardò (Radiosa) e in finale per 3-2 (5-11, 13-11, 11-4, 4-11, 11-7) Domenico Restivo (Radiosa) e Lacerati, che nel penultimo turno avevano eliminato per 3-0 (11-6, 11-2, 11-5) Di Girolamo e Spampinato.


Assegnati i podi assoluti a Santa Venerina

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Podio assoluto classe 3 Santa Venerina dicembre 2018Il primo torneo nazionale paralimpico della stagione è andato in archivio con una seconda giornata riservata alle gare assolute di singolare. In classe 3 maschile (il podio nella foto) il successo è andato a Marco Capilli (Sport Club Etna), davanti a Francesco Baggio (Tennistavolo Torino) e a Maurizio Caserta (Sport Club Etna).

In classe 4 Davide Drago Asd Radiosa) ha preceduto Rebaz Ahmed (Utopia Sport) e Fares Abdoul Haziz (Top Spin Messina).

In classe 5 Fabrizio Bove (Sport Club Etna) ha messo in fila il compagno di club Carmelo Sofia, Giuseppe Marchese (TT Himera G. Randazzo) e Maurilio Vaccaro (Sport Club Etna).

In classe 6 la tecnica e l’esperienza di Raimondo Alecci (Tennistavolo Albatros Zafferana Etnea) hanno avuto ragione di Massimiliano Giannola e Guglielmo Genovese (entrambi della Radiosa).

In classe 7 Giovanni La Mattina (Radiosa) ha prevalso su Santo Motta (TT Australia Acireale).

In classe 8 Elena Elli (Tennistavolo Or. Ma.) ha piegato la concorrenza maschile, composta da Agostino Fabrizio Valastro e Giuseppe Pennisi (entrambi dello Sport Club Etna) e Gianfranco Zampaglione (Tennistavolo Casper).

Podio assoluto classe 10 Santa venerina dicembre 2018In classe 10 in finale Adriano Nicotra (Sport Club Etna) ha sconfitto per 3-1 (13-11, 9-11, 11-9, 11-8) il compagno Carmelo Renzo Puglisi, con Paolo Puglisi (Sport Club Etna) e Paolo Congedo (Utopia Sport) sul terzo gradino del podio.

In classe 11 Giacomo Abbate (Radiosa) ha avuto la meglio per 3-1 (11-3, 11-7, 6-11, 11-2) su Gessica Spampinato (TT Albatros). Terzi a pari merito Lorenzo Rione Fili e Domenico Restivo (Radiosa). 

Presentato il progetto "TennistavolOltre" all'IIS "Verona Trento" di Messina

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IMG 20181123 201335All’Istituto d’Istruzione Superiore “Verona Trento”, alla presenza della campionessa Giada Rossi, bronzo ai Giochi Paralimpici e ai Mondiali, è stato presentato il progetto TennistavolOltre, avviato dalla Federazione Italiana Tennistavolo, per l’anno scolastico 2018-2019, del quale la scuola rappresenta l’apripista tra tutte le altre in Italia.

L’incontro ha avuto inizio con diverse testimonianze di attività e giochi paralimpici, le cui conquiste, dovute anche a una sinergia tra future generazioni e istituzioni di ogni tipo, sono veramente significative a livello personale e interrelazionale, prima ancora che sportivo. Un esempio è il Baskin, disciplina in cui gareggia la società Castanea Basket di Messina, nella quale atleti normodotati e portatori di disabilità scendono insieme in campo. Oppure il progetto “Il Giro dei due Mari con Marzia”, ispirato e organizzato da Marzia, una giovane ragazza messinese, e dalla sua famiglia. A Marzia, non potendosi muovere liberamente, è stata costruita una bici speciale, con la quale percorre tutta la Sicilia. Alla pedalata partecipano 40 ciclisti, più 20 membri dello staff e qualsiasi amatore desideri essere parte di questo lungo tragitto che, nella sua ultima edizione, in tre giorni ha raggiunto i 300 km, toccando ben 40 comuni della provincia di Messina.  Lo scopo è abbattere ogni barriera mentale, facendo cadere concretamente le barriere fisiche delle città raggiunte, anche eliminando un semplice scalino.

IMG 20181123 WA0039Parole importanti che hanno, sin dall’inizio, riempito di emozioni la sala gremita di giovani.
Poi è toccato Giada, testimonial del progetto. A soli sei anni è già un’eccellenza della pallavolo, partecipando a campionati di alto livello. A quattordici anni un incidente con un tuffo in piscina la rende tetraplegica e le fa abbandonare lo sport per quattro anni, finché scopre il tennistavolo, diventando nel giro di due anni la campionessa che tutti conosciamo. Come afferma Enzo Falzone, vicecommissario FITeT Sicilia e delegato Coni Catania, “il mondo della pallavolo perde una grande atleta ma il mondo del tennistavolo ne acquista un’enorme”.  Giada racconta come la cosa più bella sia stata scoprire che questo era davvero il suo posto, per l’atmosfera, il senso di gruppo che si crea, il viaggio da intraprendere insieme. Ed è questo ciò che, prima di tutto, si propone di raggiungere il progetto TennistavolOltre, probabilmente il più grande progetto di integrazione di giovani disabili del nostro Paese.
Tutto nasce grazie a una piccola, ma ambiziosa, idea, che la Federazione Italiana Tennistavolo ha potuto realizzare grazie al contributo della Fondazione Vodafone Italia, attraverso il bando OSO - Ogni Sport Oltre, e del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza di Consiglio dei Ministri. Questo programma innovativo prevede un’azione di formazione e informazione sul tennistavolo nelle scuole e, in particolare, nelle classi dove sono inseriti alunni con disabilità fisica o mentale, in modo tale da avvicinarli all’attività sportiva, rendendo, al tempo stesso, il tennistavolo uno strumento di crescita e integrazione.
60 province e 100 scuole saranno selezionate per questo stesso percorso che l’Istituto Verona Trento ha l’orgoglio di iniziare oggi, da apripista assoluto, dimostrando, come afferma l’assessore alla Cultura Roberto Vincenzo Trimarchi, “l’eccellenza, troppo spesso misconosciuta, di Messina, capace di fare questo e andare anche oltre”.
IMG 20181123 WA0026È una fase di sperimentazione, il cui obiettivo è far percepire che, attraverso lo sport, viene raggiunto un benessere sociale, fisico, mentale, fondamentale per la vita. I vari plessi scolastici stanno iniziando ad essere scelti, coinvolgendo oltre 1000 alunni con disabilità, 10000 con i compagni di classe e 20000 con tutte le persone delle comunità scolastiche, non solo con attività pratiche ma di sviluppo e formazione per i ragazzi. Come ritiene, infatti, il segretario generale della FITeT, Giuseppe Marino, "i protagonisti sono i ragazzi, e solo grazie a loro sono realizzabili i risultati auspicati.
La prima presentazione è avvenuta a Roma, nella quale le finalità e le modalità del progetto sono state apprezzate fortemente, a tal punto che il Miur ha creato una commissione specifica finalizzata a monitorare l’andamento del progetto". Alla presenza, infatti, del Ministero, si terrà la festa d’inaugurazione, presso la sede paralimpica creata a Verona.

A rendere ancora più coinvolgente e d’impatto l’incontro è stata l’esibizione, dinanzi all’esultanza dei presenti, della squadra di serie A1 di tennistavolo della Top Spin che, presente a Messina per sfidare i campioni d’Italia in carica dell’Apuania Carrara poche ore dopo a Villa Dante, si è messa a disposizione del progetto, trasmettendo il valore dello sport come esperienza di vita a 360 gradi. Alla sfida si è aggiunta anche Giada, in seguito al tifo della platea, giocando per la prima volta dopo un intervento al gomito del braccio destro, regalando a tutti un momento sportivo irripetibile ed indimenticabile.
IMG 20181123 WA0033Le parole di Giada, al termine della mattinata, lasciano un messaggio importante: “Io piango, mi arrabbio, mi diverto come chiunque altro e come chiunque altro merito di essere trattata. Ricerco la libertà di poter fare le cose come gli altri, non si tratta di essere migliori o peggiori, bastano pochissimi accorgimenti, un po’ di civiltà sia da chi vede la disabilità sia da chi la vive”. Giada ha preso la patente ed è totalmente indipendente, grazie ad un sistema per salire e scendere la carrozzina in autonomia. Ci vuole tanto impegno ma le soddisfazioni arrivano dove c’è la voglia di fare.
Messaggi forti, di speranza e determinazione per insegnare che, nella vita, si può andare sempre oltre. Una giornata piena di momenti intensi ed emozionanti, per l’importanza degli argomenti trattati, la forza delle testimonianze e la grande partecipazione dei ragazzi, tutta all’insegna dello sport, del divertimento e del sorriso. Simonetta Di Prima, dirigente scolastico dell’IIS Verona Trento,  alla quale è stata consegnata, dal governatore regionale del Panathlon Eugenio Guglielmino e dal presidente provinciale Ludovico Magaudda, la “Carta dei doveri del genitore nello sport e quella dei diritti del ragazzo”,  ha concluso l’evento ricordando che tutto è possibile e ringraziando chi, in particolare, ha reso possibile questo importante open day: la collega Giusy Scolaro (Dirigente dell’Istituto comprensivo Enzo Drago), Giuseppe Marino (Segretario Generale della Fitet Nazionale), Alessandro Arcigli (Delegato Coni Messina), Enzo Falzone (Vice Commissario Fitet Sicilia e Delegato Coni Catania), Paolo Puglisi (Presidente regionale Comitato italiano paralimpico), Giuseppe Laganga (Commissario Azienda Policlinico di Messina), Fabio Trimarchi (Coordinatore corso di laurea Scienze Motorie di Unime) e, ovviamente, Giada Rossi.

EOM Italia srl è il nuovo sponsor del Centro Federale Paralimpico di Verona

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Nazionale paralimpica ed EOM ItaliaLa Federazione Italiana Tennistavolo è lieta di annunciare il nuovo accordo stipulato con EOM Italia srl, come sponsor del Centro Federale Paralimpico di Verona, che sorge all’interno del PalaMasprone. L'intesa ha durata biennale, dal 1° ottobre 2018 al 30 settembre 2020.

La EOM Italia è una scuola di formazione osteopatica che segue l’impronta della sede centrale in Spagna. Il suo impegno è quello di collaborare con le istituzioni e confrontarsi con il mondo accademico universitario, al fine del riconoscimento del percorso formativo dei professionisti sanitari e dello sviluppo della ricerca scientifica. Oltre alla sede di Mozzecane, negli spazi di Villa Vecelli Cavriani, EOM Italia ha sedi operative secondarie a Roma, Torino, Vado Ligure e Udine, per un totale di oltre 600 studenti.

Ha promosso e gestisce con l’Università di Verona, scuola di medicina e chirurgia, il Master di primo livello in osteopatia nelle disfunzioni neuro-muscolo-scheletriche, riservato a laureati in fisioterapia e medicina chirurgia. A seguito della partecipazione alle lezioni, del superamento delle prove finali e delle necessarie ore di attività pratica, l’Università rilascia agli allievi 142 crediti Cfu.

«Attraverso la collaborazione con EOM Italia - afferma il presidente federale Renato Di Napoli – diamo valore alla terapia manuale e osteopatia nel trattamento dei muscoli e delle articolazioni dei nostri atleti paralimpici. Che le sollecitazioni, derivanti da una quantità e qualità di lavoro fisico non indifferente, possano a lungo andare creare disturbi muscolari e/o articolari è normale. Si è reso indispensabile, quindi, instaurare una collaborazione con EOM Italia, eccellenza mondiale nel settore».

Per il direttore tecnico paralimpico della FITeT, Alessandro Arcigli, «le attività̀ motorie sono la conseguenza di un continuum di funzioni che vanno dalla trasmissione di impulsi nervosi alla contrazione muscolare, che agisce su strutture mobili rappresentate da segmenti corporei. Questo equilibrio può̀ essere alterato anche a causa del normale lavoro di allenamento e/o di eventuali traumi o infortuni. Il trattamento dei traumi, delle anomalie posturali costituzionali o acquisite, dei sovraccarichi funzionali, delle alterazioni dello stato emozionale e delle disfunzioni dei distretti corporei, associati alle varie patologie, necessitano di un intervento tramite l’uso di tecniche fisioterapiche e/o osteopatiche specifiche, che solo professionisti qualificati possono garantire».

Socio fondatore e direttore di EOM Italia è Andrea Turrina. «Operando nel campo della fisioterapia, con formazione specifica in osteopatia, - sottolinea - è naturale che, da parte nostra, ci sia una particolare sensibilità per il mondo dello sport, che ci ha già portato ad aprirci ad ambiti anche agonistici. Cito ad esempio il Campionato Italiano di velocità di motociclismo, nel corso del quale i nostri studenti laureati in fisioterapia, con percorso formativo in osteopatia in EOM, hanno eseguito valutazioni e trattamenti manipolativi su piloti e meccanici. Quando Alessandro Arcigli ci ha chiesto di collaborare alla preparazione degli atleti paralimpici, abbiamo risposto quindi con entusiasmo, perché si tratta di una sfida che può portare a grandi soddisfazioni. Conosciamo bene i pongisti della Nazionale paralimpica, riteniamo che siano a un livello tecnico e umano molto alto e siamo convinti che, curando l’aspetto riabilitativo e osteopatico con continuità, si possa puntare a obiettivi ambiziosi. Ovviamente i trattamenti devono essere sempre effettuati da professionisti qualificati, laureati e formati, un tasto su cui la nostra scuola batte in continuazione, per fare chiarezza in un settore dove regna ancora molta confusione».

Nella foto, in piedi da sinistra il direttore tecnico paralimpico Alessandro Arcigli, il tecnico federale Donato Gallo e, per EOM Italia, la fisioterapista Elisa Gobbetti e il direttore Andrea Turrina; in carrozzina gli azzurri Federico Crosara, Carlotta Ragazzini, Andrea Borgato e Michela Brunelli

Concluse a Santa Venerina le gare giovanili ed esordienti

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Podio giovanile maschile classe 11La prima giornata del torneo nazionale paralimpico di Linera Santa Venerina (Catania) è stata dedicata alla classe 11 femminile, alle gare giovanili ed esordienti e ai doppi Open in carrozzina e in piedi. In classe 11 femminile Gessica Spampinato (Tennistavolo Albatros Zafferana Etnea) ha preceduto Vincenza Di Girolamo (Centro Pol. Uisp Germaine Lecocq) e Deborah Toritto (TT Albatros).

Sul fronte giovanile in classe 1-5 Giuseppe Marchese (TT Himera G. Randazzo) ha superato per 3-0 (11-2, 11-5, 11-5) Fares Abdoul Haziz (Top Spin Messina). In classe 11 (nella foto il podio) Renato Manuel Lacerati (Asd Radiosa Palermo) ha regolato per 3-0 (11-1, 11-3, 11-0) Agatino Guerra (Tennistavolo Virtus Enna). In classe 11 femminile Chiara Catalano (Sport Club Etna) si è classifica prima, davanti alle compagne di società  Lucrezia Gelsomino e Katia Magistro.

Fra gli esordienti, in classe 1-5 ha vinto Davide Drago  in finale per 3-0 (11-4, 11-4, 11-4) su Rebaz Ahmed. In semifinale Drago ha battuto per 3-0 (12-10, 11-4, 11-1) Salvatore Finocchiaro e Ahmed per 3-0 (13-11, 11-6, 11-3) Alessandro Barchitta. In classe 6-10 Joseph Calì (Tennistavolo Marco Polo) ha prevalso per 3-0 (11-2, 11-1, 11-3) su Agostino Fabrizio Valastro (Sport Club Etna). In semifinale Calì ha avuto la meglio per 3-0 (11-2, 11-3, 11-1) su Rosario Franco (Sport Club Etna) e Valastro per 3-1 (11-7, 4-11, 11-5, 12-10) su Giuseppe Pennisi (Sport Club Etna). In classe 11 Guerra ha disposto per 3-0 (11-9, 11-9, 11-8) di Mario Nuccio Pizzardi (Asd Orizzonte). Più impegnativo il compito del vincitore in semifinale, con il 3-2 (11-7, 6-11, 3-11, 11-7, 11-6) su Salvatore Morello (TT Vittoria), mentre Pizzardi non ha lasciato set (11-5, 11-8, 11-3) a Salvatore Catalano (Radiosa). In classe 11 femminile Gelsomino ha messo in fila Catalano e Magistro.

Vincitori doppio Open classi 1 5Nel doppio Open maschile classi 1-5 Marchese e Francesco Baggio (Tennistavolo Torino), nella foto, hanno primeggiato davanti a Giuseppe Armeli Moccia (Radiosa) e Drago e a Maurizio Caserta e Carmelo Sofia (Sport Club Etna). Nelle classi 6-10 maschili Carmelo Renzo Puglisi e Adriano Nicotra (Sport Club Etna) hanno chiuso al comando e alle loro spalle si sono piazzati Valastro e Paolo Puglisi (Sport Club Etna), Santo Motta (TT Australia Acireale) e Antonio Cracolici (Radiosa), Francesco Campisi (Il Circolo Etneo) e Pennisi e Massimiliano Giannola e Guglielmo Genovese (Radiosa). Nel doppio classe 11 Lorenzo Rione Fili e Francesco Luca Martines (Radiosa) hanno piegato in semifinale per 3-2 (3-11, 11-9, 6-11, 13-11, 11-8) Giacomo Abbate e Roberto Busardò (Radiosa) e in finale per 3-2 (5-11, 13-11, 11-4, 4-11, 11-7) Domenico Restivo (Radiosa) e Lacerati, che nel penultimo turno avevano eliminato per 3-0 (11-6, 11-2, 11-5) Di Girolamo e Spampinato.

Assegnati i podi assoluti a Santa Venerina

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Podio assoluto classe 3 Santa Venerina dicembre 2018Il primo torneo nazionale paralimpico della stagione è andato in archivio con una seconda giornata riservata alle gare assolute di singolare. In classe 3 maschile (il podio nella foto) il successo è andato a Marco Capilli (Sport Club Etna), davanti a Francesco Baggio (Tennistavolo Torino) e a Maurizio Caserta (Sport Club Etna).

In classe 4 Davide Drago Asd Radiosa) ha preceduto Rebaz Ahmed (Utopia Sport) e Fares Abdoul Haziz (Top Spin Messina).

In classe 5 Fabrizio Bove (Sport Club Etna) ha messo in fila il compagno di club Carmelo Sofia, Giuseppe Marchese (TT Himera G. Randazzo) e Maurilio Vaccaro (Sport Club Etna).

In classe 6 la tecnica e l’esperienza di Raimondo Alecci (Tennistavolo Albatros Zafferana Etnea) hanno avuto ragione di Massimiliano Giannola e Guglielmo Genovese (entrambi della Radiosa).

In classe 7 Giovanni La Mattina (Radiosa) ha prevalso su Santo Motta (TT Australia Acireale).

In classe 8 Elena Elli (Tennistavolo Or. Ma.) ha piegato la concorrenza maschile, composta da Agostino Fabrizio Valastro e Giuseppe Pennisi (entrambi dello Sport Club Etna) e Gianfranco Zampaglione (Tennistavolo Casper).

Podio assoluto classe 10 Santa venerina dicembre 2018In classe 10 in finale Adriano Nicotra (Sport Club Etna) ha sconfitto per 3-1 (13-11, 9-11, 11-9, 11-8) il compagno Carmelo Renzo Puglisi, con Paolo Puglisi (Sport Club Etna) e Paolo Congedo (Utopia Sport) sul terzo gradino del podio.

In classe 11 Giacomo Abbate (Radiosa) ha avuto la meglio per 3-1 (11-3, 11-7, 6-11, 11-2) su Gessica Spampinato (TT Albatros). Terzi a pari merito Lorenzo Rione Fili e Domenico Restivo (Radiosa). 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 2019 paralimpico scatterà a Lignano Sabbiadoro

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Foto azzurre al Lignano Master Opne 2018 okAnche nel 2019 il calendario internazionale paralimpico si aprirà, dal 14 al 16 marzo, al Villaggio Bella Italia di Lignano Sabbiadoro, con l'ormai tradizionale appuntamento del Lignano Master Open, torneo a fattore 20 che rappresenterà l'opportunità, per gli atleti che ne abbiano la necessità, di ottenere la classificazione medica. Sarà come sempre un'occasione per tutti i pongisti italiani per confrontarsi con una concorrenza di altissimo livello.  

La settimana successiva, dal 20 al 22 a Platja d'Aro, in Spagna, si disputerà il Costa Brava Open. Ad aprile, dall'8 al 10, sarà il turno dell'11° Alwatani Championships ad Amman, in Giordania. Dall'8 all'11 maggio tutti i più forti si ritroveranno a Lasko, per lo Slovenia Open, evento a fattore 40.

Wladyslawowo ospiterà dal 30 maggio all'1 giugno il Polish Open e dal 6 all'8 giugno il circuito si trasferirà in Messico, per la Copa Cristina Hoffmann. Nello stesso mese, dal 26 al 28, ad Alessandria, si svolgerà l'Egypt Open.

Agosto sarà il mese dei tornei asiatici, con il Japan Open, dall'1 al 3 a Tokyo, e il Bangkok, dall'8 al 10 nella capitale thailandese. Ostrava dal 6 all'8 settembre sarà la sede del Czech Open, a fattore 20.

In campo continentale il momento cardine della stagione saranno i Campionati Europei di Helsingborg, in Svezia, dal 16 al 21 settembre. Nell'ultima edizione, a Lasko nel 2017, gli azzurri hanno conquistato l'argento a squadre di Samuel De Chiara e Amine Kalem, in classe 9, e i bronzi in singolare di Giada Rossi, in classe 1-2, e di Federico Falco, in classe 1.

Ancora Scandinavia protagonista dall'11 al 13 ottobre, con il Finland Open a Lathi. Dal 14 al 16 Brisbane, in Australia, accoglierà gli INAS Global Games, riservato solo alla classe 11 dei disabili mentali. A Pechino dal 25 al 28 andrà in scena il China Open, a fattore 40.

Novembre sarà inaugurato dall'1 al 3 dal Netherlands Open a Stadskanaal e si chiuderà dal 22 al 24 con la XVII Copa Tango a Buenos Aires. A far calare il sipario sarà la Copa Costa Rica a San Josè, dal 12 al 14 dicembre.

Scazzieri e Gallo sono i campioni regionali dell'Emilia Romagna

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Campionati Regionali paralimpici 2018 dellEmilia Romagna okAl Palazzetto "A. Predieri" di Manzolino (Modena) si è disputata la prima edizione dei Campionati Regionali paralimpici dell'Emilia Romagna.

Nel singolare Open in carrozzina di classe 1-5 si è giocato un girone unico, in cui ha primeggiato Davide Scazzieri (Lo Sport è Vita Onlus), che ha battuto per 3-0 (11-9, 11-3, 11-3) Luca Chiarini (Lo Sport è Vita Onlus), per 3-0 (11-5, 11-4, 11-7) Daniele Mondini (Tennistavolo San Polo) e per 3-0 (11-7, 11-8, 11-7) Alberto Ramundo (Anspi Tennistavolo Cortemaggiore).

Ramundo si è classificato secondo, superando per 3-0 (11-6, 11-7, 11-7) Mondini e per 3-0 (11-2, 11-1, 11-4) Chiarini. Nel match per il terzo posto Chiarini si è imposto per 3-0 (11-6, 11-7, 11-8) su Mondini.

Nell'Open in piedi di classe 6-10 il successo è andato a Daniele Gallo (Tennistavolo Nettuno Bologna), che ha sconfitto per 3-0 (11-6, 11-4, 11-8) Francesco Alberghini (Fortitudo Tennistavolo).

Campionati Regionali paralimpici 2018 dellEmilia Romagna gare


Giada Rossi, mirino puntato sugli Europei per il pass a Tokyo 2020

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Giada Rossi Campionati Mondiali del 2018Anno nuovo, obiettivo giapponese su sponda svedese. Gli Europei di Helsingborg garantiscono ai vincitori l’accesso diretto alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Giada Rossi punta dunque doppiamente all'oro. La punta di diamante del tennistavolo italiano, tesserata per la società imolese “Lo Sport è vita Onlus” del presidente Davide Scazzieri e della compagna di allenamenti e di Nazionale, la faentina di Reda, Carlotta Ragazzini, si prepara a un 2019 intenso. Giada, bronzo a Rio 2016, parteciperà al Lignano Master Open, dal 14 al 16 marzo, a quello di Lasko Slovenia, dall'8 all'11 maggio, e ai primi di agosto avrà la lunga trasferta nella capitale giapponese.

L'azzurra di Poincicco di Zoppola (Pordenone) è impegnata in continue e nuove metodologie di allenamento agli ordini del direttore tecnico Alessandro Arcigli. Per potersi preparare al meglio, nel 2018 si è trasferita a Verona, dov'è stato avviato il Centro Federale residenziale, l'unico per lo sport paralimpico esistente in Italia.

Il 2018 ha decretato l'ulteriore crescita della campionessa ai vertici del ranking mondiale. In bacheca ha messo tre titoli italiani, i primi posti internazionali a Lignano e a Lasko e l'impresa nel torneo di Pechino, dove in finale ha battuto l’atleta di casa Liu Jing, tre volte oro alle Paralimpiadi e due ai Mondiali. Nella rassegna iridata di Celje, in Slovenia, ha ottenuto la medaglia di bronzo.

I molti impegni sportivi non le hanno impedito d'incontrare gli studenti nelle scuole, per raccontare la sua storia e trasmettere i suoi messaggi. È poi testimonial di "TennistavolOltre", il progetto della FITeT e di OSO, finanziato dalla Fondazione Vodafone Italia che propone l’ingresso nel mondo sportivo agli studenti con disabilità in 60 province italiane, e che vede il coinvolgimento di oltre 20.000 persone. Giada è anche protagonista, con l’associazione dei giovani avvocati italiani, di un progetto a livello nazionale d'informazione sui diritti e sulla legislazione a favore dei disabili. 

La Nazionale apre l'anno con uno stage all'Istituto di Montecatone

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Giada Rossi Carlotta Ragazzini Alessandro Arcigli e Davide ScazzieriInizia oggi, e durerà fino a domenica, a Montecatone uno stage della Nazionale paralimpica, organizzato dall'associazione Lo Sport é Vita Onlus, presieduta da Davide Scazzieri, in collaborazione con il locale Istituto di Riabilitazione e l’adiacente Casa di Accoglienza "Anna Guglielmi".  

Sono presenti il direttore tecnico Alessandro Arcigli e alcuni azzurri della squadra  assoluta e giovanile, fra cui Giada Rossi e Carlotta Ragazzini (Lo Sport è Vita Onlus), Alessandro Giardini (Fondazione Bentegodi), Andrea Borgato (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) e Matteo Parenzan (Sportni Krozel Kras).  La partecipazione è aperta anche ad altri pongisti, fra i quali l’emergente Luca "Bura" Chiarini (Lo Sport è Vita Onlus).

Durante il raduno i campioni, nel corso delle pause pranzo, porteranno la loro testimonianza di atleti e persone ai pazienti ricoverati all'Istituto di  Montecatone.

Nella serata di domani incontreranno, nella Casa di Accoglienza "Anna Guglielmi", gli atleti del Cesena Football Club per un gemellaggio sportivo e per un incontro/scontro in un torneo di biathlon (calcio balilla e tennistavolo).

Sarà un’occasione per portare agli ospiti della Casa di Accoglienza, soprattutto ai parenti dei ricoverati di Montecatone, un piccolo momento di distrazione e per dimostrare che si può essere felici e ci si può divertire anche dopo il trauma di una lesione midollare.

Nella foto, da sinistra, Giada Rossi, Carlotta Ragazzini, il dt Alessandro Arcigli e Davide Scazzieri

Anche Fabian Mazzei allo stage di Montecatone

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Stage Nazionale Paralimpica a Montecatone 2 6 gennaio 2019È in pieno svolgimento a Montecatone lo stage d’inizio anno della Nazionale paralimpica, organizzato dall’associazione Lo Sport è Vita Onlus del presidente Davide Scazzieri in collaborazione con il locale Istituto di Riabilitazione e l’adiacente Casa di Accoglienza Anna Guglielmi.  

Oltre al direttore tecnico Alessandro Arcigli e agli azzurri Giada Rossi e Carlotta Ragazzini (Lo Sport è Vita Onlus), Alessandro Giardini (Fondazione Bentegodi), Andrea Borgato (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) e Matteo Parenzan (Sportni Krozel Kras) e ad altri pongisti, come Luca "Bura" Chiarini (Lo Sport è Vita Onlus), sono presenti due graditi ospiti.

Fabian Mazzei, campione di tennis in carrozina, capace di vincere 56 titoli italiani e 72 internazionali, fra singoli e doppi, e di partecipare a quattro edizioni delle Paralimpiadi, da Sydney 2000 a Londra 2012, e a 16 dei Campionati Mondiali, ha infatti deciso di provare il tennistavolo.

Andrea Durante, paziente dell’Ospedale di Montecatone, ha invece potuto apprezzare la vicinanza di Arcigli e degli atleti nel corso delle pause pranzo e ha avuto un vero e proprio colpo di fulmine nei confronti del nostro sport, tanto è vero che parteciperà al torneo nazionale di Rovato, in programma il 26 e il 27 gennaio.

Gemellaggio fra lo Sport è Vita Onlus e il Cesena FC

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Serata a Casa GuglielmiEvento speciale a Casa Guglielmi, la struttura di accoglienza che ospita i parenti dei pazienti dell’istituto di riabilitazione di Montecatone, dove la Nazionale Paralimpica di tennistavolo, impegnata in questi giorni a Imola in uno stage organizzato dall’Associazione Lo Sport é Vita Onlus e coordinato dal direttore tecnico Alessandro Arcigli, ha incontrato alcuni giocatori del Cesena FC, in presenza di Marco Gasparri presidente della fondazione Montecatone Onlus.

Il legame fra le due realtà sportive é Luca “Bura” Chiarini, atleta dello Sport é Vita e tifoso del Cesena FC, che ha consentito di realizzare un gemellaggio fra le due società sportive, che si sono scambiate le proprie maglie per donarle all’Istituto di Montecatone, che le appenderà nella struttura a ricordo della serata.
Serata a Casa Guglielmi 2Il presidente dello Sport é Vita, Davide Scazzieri, ha voluto ringraziare tutti i presenti, ma soprattutto gli atleti del Cesena FC, perché l’incontro fra lo sport olimpico e quello paralimpico è sempre portatore di un’emozione particolare e di un’empatia travolgente.

Lo scopo era trasmettere felicità nonostante la diversità. Si può essere felici anche dopo una brutta parentesi della propria vita e tutti i presenti, accompagnatori, atleti olimpici o paralimpici, lo hanno fatto confrontandosi goliardicamente in un torneo di biathlon (calcio balilla e tennis tavolo).
La serata non poteva finire in modo migliore: lo staff del Cesena FC ha invitato gli atleti della Nazionale paralimpica di tennistavolo a fare il tifo  domani allo Stadio e il dt Arcigli ha accettato con piacere, concedendo straordinariamente una mezza giornata di pausa durante gli allenamenti quotidiani Domani sarà dunque per tutti un altro momento di felicita, da trascorrere assieme, grazie allo sport e grazie alle persone sensibili come gli atleti e lo staff del Cesena FC.

A Brescia un torneo paralimpico da record

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Torneo nazionale paralimpico 26 27 gennaio 2019 a BresciaA Palazzo Loggia è stato presentato il torneo nazionale paralimpico, che si disputerà sabato e domenica al centro sportivo San Filippo di via Bazoli a Brescia. Sarà organizzato dalla Polisportiva Icaro Sport Disabili Onlus, in collaborazione con il Tennistavolo Coccaglio, su benestare della FITeT e con il patrocinio del Comune di Brescia.

Alla presentazione sono intervenuti Giorgio Lamberti, presidente del CdA del centro sportivo San Filippo, Alessandro Arcigli, direttore tecnico della Nazionale paralimpica, Michela Brunelli, atleta azzurra e consigliera federale, Giovanni Palazzoli, responsabile dell'area agonistica della FITeT Lombardia, Marco Santinelli, pluricampione italiano di classe 3, Ferdinando Merenda, presidente del Tennistavolo Coccaglio, Michela Merenda, plucampionessa italiana a squadre, e Luca Savardi Danesi, presidente di Icaro Sport Disabili Onlus.

C'è soddisfazione nelle parole del dt Arcigli:«Con oltre 130 iscritti ci aspetta il torneo più partecipato della storia del tennistavolo paralimpico italiano. Gli atleti avrebbero potuto essere molti di più, perché numerosi sono gli assenti eccellenti, come Andrea Borgato, Salvatore Caci, Raimondo Alecci, Matteo Parenzan, Samuel De Chiara, Francesco Lorenzini, Manfredi Paolo Baroncelli, Lorenzo Cordua, Giacomo Abbate, Alberto Salaorno, Clara Podda e Marisa Nardelli, solo per citarne qualcuno. Ma più degli assenti saranno i tanti campioni presenti a catalizzare l'attenzione del pubblico, che si annuncia numeroso. Saranno infatti in gara Federico Falco in classe 1, Federico Crosara e Giada Rossi in classe 2, Matteo Orsi, Michela Brunelli, Alessandro Giardini e Marco Santinelli in classe 3, Davide Scazzieri, Elia Bernardi, Valeria Zorzetto e Carlotta Ragazzini in classe 4, Ettore Malorgio in classe 5, Amine Kalem, Elena Elli, Lorenzo Magarelli e Paolo Puglisi fra gli atleti in piedi e  Gessica Spampinato, Lorenzo Rione Fili e Ionut Galletti fra i classe 11.

Ci saranno dunque quantità e qualità. «L'elemento che riempie più di soddisfazione la Federazione - spiega Arcigli - è il numero di esordienti, cioè di nuovi atleti che già venerdì (domani, ndr) si sottoporranno a visita di classificazione. Sono, infatti, ben 19 le richieste pervenute e, per la prima volta, si è reso necessario convocare 3 medici classificatori. Altra novità, molto ben accolta dagli atleti, è stata la possibilità che avranno le donne di confrontarsi anche nella rispettiva gara maschile e, quindi, di raddoppiare il proprio impegno agonistico. Sarà interessante vedere all'opera alcune campionesse, come Rossi, Brunelli, Zorzetto, Ragazzini ed Elli, contro gli uomini».

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